
CHI VUOLE UNA FETTA DI MORBIDEZZA?
LA TORTA DI CAROTE: un dolce semplice e genuino a base di carote fresche, che in questo caso, è stata preparata SENZA LATTE, SENZA BURRO e con l’aggiunta di farina di mandorle e succo d’arancia!
Una torta che ricorda le “Camille“, le famose merendine a base di carote che hanno accompagnato l’infanzia di molti ma purtroppo, non della mia.
Il perchè?! Beh… A causa della mia intolleranza al lattosio!
Proprio per questo motivo, ho deciso che era giunta l’ora anche per me, di gustarmi una buona fetta di dolce alle carote per merenda e quindi, con l’aiuto dei miei figli, mi sono subito messa all’opera per trovare una ricetta il più simile possibile all’originale.
Dopo mille tentativi, ce l’ho finalmente fatta e che dire… Sono proprio soddisfatta ❤
PROCEDIMENTO:
- Mescolare in una ciotola acqua, zucchero, e succo d’arancia fino quando non si scioglie lo zucchero;
- Frullate le carote con un mixer o un miniprimer con l’olio fino a che non avrete ottenuto una crema di carote morbida;
- In una ciotola, inserite 250gr di farina integrale, la farina mandorle, lo zucchero una bustina di lievito setacciato;
- Aggiungete poco alla volta il succo di arancia precedentemente mischiato con 200ml di acqua, la crema di carote e continuando a mescolare, create un impasto liscio e privo di grumi;
- Versate l’impasto in una teglia da 22 cm infarinata;
- Cuocete in forno statico già ben caldo a 160/180° per circa 35 – 40 minuti, la torta è pronta quando alla prova stecchino risulta asciutto.
Lasciate intiepidire per 15 minuti e… buona merenda ❤
Come vi accennavo all’inizio dell’articolo, questa ricetta è adatta a chi come me, è intollerante al LATTOSIO: un’insufficienza parziale o totale di enzima lattasi, responsabile della digestione del lattosio.
Quando il lattosio permane nel tratto intestinale, fermenta richiamando liquidi nel colon e aumenta la produzione di gas, causando i principali SINTOMI come il meteorismo, flatulenza, gonfiore e dolori addominali, diarrea, stitichezza, nausea, mal di testa, spossatezza ed eruzioni cutanee.
Nella mia esperienza tutto è partito da molto piccina, credo addirittura dallo svezzamento. La diagnosi effettiva però, è arrivata solamente col passare degli anni quando, dopo continui gonfiori, coliti ed eruzioni cutanee, mi è stato ufficialmente detto che la causa del mio continuo malessere era proprio lei: L’INTOLLERANZA AL LATTOSIO!
Non nego che il momento di panico iniziale c’è stato ma, col passare del tempo, è diventato fortunatamente tutto più semplice e se così si può dire, normale.
Ad oggi, all’età di 34 anni, riesco infatti ad avere un’alimentazione varia, completa e senza nessun tipo di privazione
COME? Ecco alcune linee guida..
Partiamo dalle basi: convivere con questa intolleranza è possibile eliminando dalla dieta tutte le fonti di lattosio, EVITANDO in primis il LATTE VACCINO, di capra; i formaggi freschi (mozzarella, certosa e quelli a pasta molle) e tutti i prodotti a base di latte (gelati, burro, creme, pane, prodotti da forno, cioccolato al latte).
Per le amanti del fitness: attenzione anche alle proteine in polvere perché la maggior parte contengono il siero del latte. Privilegiare proteine vegetali o prive di lattosio.
Detto così sembra una tortura, lo so! Ma ragazze, anche per noi c’è speranza.. Fidatevi! Mangiare latticini è infatti possibile anche per noi:
- SI ai FORMAGGI STAGIONATI (come grana, parmigiano e pecorino) che in genere non danno problemi e diciamoci la verità… Sono anche i più buoni ;);
- SI al LATTE DELATTOSATO (privo di lattosio);
- SI ai PRODOTTI CASEARI arricchiti da LACTOBACILLUS ACIDOPHILUS (un batterio che digerisce il lattosio);
- SI ai PRODOTTI CASEARI a base di LATTASI o LATTOSIO PREDIGERITO.
Una cosa che mi sento di consigliarvi, è sicuramente quella di fare ATTENZIONE A QUELLO CHE COMPRATE: il lattosio infatti, è spesso usato come additivo e può essere presente in insaccati, affettati, purè, sughi, dado da brodo, alimenti in scatola e altri prodotti confezionati. Anche alcuni medicinali possono contenerlo, ma generalmente vengono ben tollerati.
Un consiglio utile quindi, è consultare sempre l’ETICHETTA degli alimenti.
Altro consiglio per chi ha il deficit di lattasi e vuole comunque godersi una cena con latticini o derivati, è quello di ASSUMERE ENZIMI CONTENENTI LATTASI, prima di mangiare.
Insomma Mamas, tutto è possibile. Qualche trucco, un pizzico di attenzione in più e anche noi “sfortunate intolleranti”, possiamo goderci la vita e soprattutto, il buon cibo!
A presto!
Laura

Sicuramente proverò questa ricetta! Come spunto per il prossimo articolo sarebbe bello avere una ricetta di un dolce senza uova..il mio bimbo è allergico e sono alla ricerca di proposte dolci che vadano bene anche per lui! 🙂
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Nel prossimo articolo farò una ricetta senza UOVA per il tuo bimbo 😉
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