
Un proverbio indiano dice:
“Viaggiando alla scoperta dei paesi troverai il continente in te stesso”
Credo non ci sia nulla di più vero: per me il viaggio rappresenta molte cose, in primis tornare bambina.
Per i bambini infatti, nulla è scontato, tutto è nuovo e io quando viaggio, guardo al mondo con occhi increduli, sentendomi piccola piccola.
Cosa mi porta a viaggiare? La curiosità!
Ho bisogno di cose nuove, vedere nuovi paesaggi, ascoltare nuove storie, sentire nell’aria profumi diversi.
Stupirmi, per poi rendermi conto di quante cose ancora devo vedere!
Perché viaggiare ti spinge a farlo ancora, e ancora. È come una droga!
È un po’ un mio bisogno profondo, viaggio senza programmare troppo, della serie “goditi il viaggio e non pensare alla meta!”
Uno dei viaggi che più mi ha colpita, è stato quello in Israele: volevo a tutti costi accompagnare un’amica nella sua prima esperienza lavorativa all’estero, e non me ne pentirò mai!
Israele per me è stata una scoperta, mi ha dato tante emozioni messe assieme.
L’aria della città era gioiosa, e credetemi se vi dico che passeggiare tra Jaffa e Old Jaffa era come fluttuare nell’aria; si respira quest’atmosfera non appena si esce dall’aeroporto.
Israele è davvero “Blessed for God”, le stesse persone si comportano come se fosse così!
Questo paese ti trasmette un immensa sensazione di pace, nonostante i conflitti che ci sono ai confini. Sembra quasi protetta da qualcosa di mistico, da una cupola che la ripara emotivamente da tutto ciò che è pesante e nocivo.
La gente sorride sempre, il cibo è tutto strepitoso (mangiavo húmus anche per colazione!). I barboni lungo la spiaggia fanno il lavoro dei netturbini in cambio di un pasto caldo, e si fermano a raccontarti come sono arrivati lì.
Storie su storie, ogni persona che incontri è un libro aperto.
Ho visitato il Bahuaus Centre, e anche il Tel Aviv Museum of Art.
Ho trovato mercatini nella Old Jaffa dove si potevano far fare dagli artigiani oggettistiche con materiale antico, io mi sono portata a casa due lampade.
Altro luogo da vedere è il Flea Market, pieno di spezie e profumi di ogni tipo!
Queste sono tappe obbligatorie secondo me! E per chi ha tempo, ci sono Gerusalemme e la Giordania.
Israele è una città cosmopolita, aperta e moderna, ricca di spazi, pub e locali alla moda davvero molto cool.
Un posto pieno di tolleranza, dove culture, religioni e lingue si intrecciano e si sovrappongono, come per la città di Babilonia chiamata nella Bibbia “Padrona dei regni” perché era la più grande e mista città della Mesopotamia.
Consiglio questa meta a chi vede il viaggio come scoperta di tradizioni diverse dalle nostre, a chi ha voglia di respirare un’aria diversa, a chi vuole imparare dalle altre culture.
Se mai accetterete il mio consiglio, documentatevi prima di partire per poter approfittare al meglio di ciò che questo posto ha da offrire.
Fernanda

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