
Quando all’età di 18 anni rimasi incinta, lessi una citazione, che mi portai dentro di me come una protezione: “Essere una mamma giovane significa che ci siamo incontrati un po presto, ma significa che ti amerò per molto più tempo. E a chi mi dice che la mia vita da ragazza è finita io rispondo che la mia vita è appena iniziata. Non mi stai rubando il futuro, me ne stai dando uno nuovo.”
Avevo 18 anni, quasi 19, e come ogni mattina, mi alzavo per andare a scuola, chiacchieravo tutte e cinque le ore con le mie amiche del cuore, tornavo a casa, studiavo. Il fine settimana andavo a trovare il mio ragazzo a 45 km di distanza da me, e la settimana continuava così.
Fino a quel giorno, il 4 marzo 2015, quando qualcosa non tornava, i conti non tornavano, e tac, ecco lì quelle due linee rosse.
Ero incinta di tre settimane, da tre settimane dentro di me, batteva un piccolo cuoricino.
Non ho passato bei momenti, anzi, sono stati giorni, settimane, difficili.
C’era una decisione da prendere, una vita da cambiare, un bambino da far crescere nei migliori dei modi.
È stata dura, ma io la scelta l’avevo già presa.
L’ho presa dopo tutti i pianti di quella serata, l’ho presa quando finalmente sono rimasta sola, e nel letto, ho toccato la mia pancia, e ho pensato: “Non ti preoccupare, ci penserò io a te.”
I mesi sono passati velocemente, e il 24 ottobre alle 05.40 di mattina, dopo un fortissimo urlo, è nato il mio cuor di leone, Riccardo.
Non avrei mai pensato che da un momento all’altro ci si potesse innamorare così di una persona, e che la vita potesse cambiare così improvvisamente.
Abbiamo cambiato casa, città, abitudini.
Abbiamo iniziato una nuova vita, fatta di pannolini, latte, biberon, pipì e pupù ma soprattutto una vita piena di amore.
La prima cosa che mi viene chiesta è:
“Com’è essere mamma così giovane?”
Essere mamma così giovane è molto impegnativo, è faticoso, è difficile, ma è stupendo.
Quando ho scoperto di essere incinta di Riccardo la cosa che più mi piaceva era il fatto di crescere insieme. Immaginate quanto possa essere strabiliante vedersi diventare grandi, conoscere cose, città, giochi, animali, posti, che prima non si conoscevano e farlo insieme. Vederli, per la prima volta, insieme.
Dire, una volta diventati grandi:
“Quel posto, in mezzo al verde della natura, l’ho visto per
la prima volta con mio figlio” ,
“Quel posto, in mezzo al verde della natura, l’ho visto per
la prima volta con mia madre.”
Ovviamente diventare mamma presto, significa anche rinunciare.
Rinunciare alla mia famiglia, la mia città, ma l’ho fatto con tutto l’amore che provo per questo bambino.
Essere mamme significa rinunciare anche a un po’ della propria felicità per darla al massimo al proprio figlio.
Come fosse la mia vita prima non me lo ricordo benissimo, ma so com’è la mia vita adesso, con te, e non la cambierei per nulla al mondo.
Greta Maria

Che storia emozionante.. Molto simile alla mia ❤️
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Dolcissima!💝💙
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Sei dolcissima…hai usato delle parole emozionanti
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