
Nel corso della mia ancora acerba esperienza professionale e di neo-mamma, ho trovato una costante che accomuna un pò tutte le compagne di “sventure”: il ricredersi non appena ci si trova il pargolo in braccio.
Durante la gravidanza poggiamo le nostre credenze sull’ideale della mamma “perfetta”, ma ben presto ci rendiamo conto che questa storia appartiene al fantastico mondo di Fantaghirò, non alla realtà. Perché quando la stanchezza arriva a gamba tesa, la frustrazione è imperante, il disordine interiore (perché non voglio parlare di quello esteriore, lasciamo perdere và) anche e lo spirito di Joker ci ha possedute, tutti i buoni propositi vanno a farsi benedire tra un pannolino sporco e l’ennesimo capriccio.
Alla luce di questo, vorrei condividere con voi il mio personale Manuale di Sopravvivenza per Mamme non sempre Perfette:
- A volte si può non averne voglia: di giocare, di correre, di ascoltare, di fare vocine, di rotolare, di saltare, di far finta di essere un drago, un orso, un delfino, un trenino, un trattore, un aereo, una macchinina, Topolino, Bing, Masha ect ect.;
- A volte si può non avere risposte ai “perchè?”: perché fa così, perché è caldo, perché non è freddo, perché piove, perché ci sono le nuvole, perché Dumbo piange, perché il babbo di Simba dorme ect ect.;
- “Io il cellulare MAI”: poi, per istinto di sopravvivenza…;
- Maria Montessori, tutto molto bello, ma insomma, anche meno: va bene la verbalizzazione emotiva, il “capisco che questa cosa ti fa arrabbiare”, ma ogni tanto come ci sta bene anche un sonoro …;
- Verdure rigorosamente BIO, Merendina integrale con fava di cacao del Madascar DOP, succo spremuto a freddo ricavato da mele del Trentino raccolte non più tardi delle 6 e fresche di rugiada di campo… “Tieni bello de mamma, pane e mortadella”;
- Va bene cercare ristoranti e pizzerie con i gonfiabili, il giardino, il parco macchine, lo scivolo, l’altalena ma ogni tanto vanno bene anche i nonni, i baby sitter, gli zii, la vicina e per noi un bello spritz e poi il sushi;
- Va bene Dotty, Trolls, Daniel Tiger, Simone, Paw Patrol ma ogni tanto: X Factor o un bel film vanno pure meglio;
- “Io nel lettone MAI”: poi, se è la 765432 volta che ti svegli perché piange, perché si sente solo, perché ha i mocci, perché ha fatto un brutto sogno, perché ha sete, perché ha caldo, oppure freddo, perché ha il pannolino bagnato o perché per una qualche strana congiunzione astrale semplicemente si sveglia, lui lo metti nel lettone…e tu vai a dormire sul divano;

- “Io non lo darò mica volentieri in braccio, sono gelosa!”… “posso prenderlo 2 minuti?” “macchè 2 minuti… senti le cose o si fanno fatte bene o non si fanno affatto… vediamoci tra mezz’ora”;
- Il secondo??? Manco morta…vuoi mettere ora che si respira un pochino, si inizia a dormire, a stare seduti più di 7 minuti netti a tavola, si riesce a conversare, a farsi una docci….”Amore, pensa che bella una sorellina o un fratellino per Lorenzo però”…
Irene

@ireneguccini